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Rinnovo CQC e la Formazione Periodica

RINNOVO CQC: FORMAZIONE PERIODICA 

Il CQC ha validità 5 anni e, ad oggi, si rinnova solamente con un corso di frequenza obbligatoria certificata senza nessun esame finale. Una volta scaduta non è possibile condurre veicoli per i quali la CQC è obbligatoria ma si hanno 2 anni di tempo per rinnovarla. Attenzione: scaduto il termine dei 2 anni oltre al corso occorre risottoporsi ad esame finale a quiz.

  • 35 ore di lezione di teoria (aggiornamento professionale).
  • si possono perdere fino a 3 ore di presenza. Se si perde un periodo di ore superiore a 3 e fino a 10 si devono recuperare tutte le ore perse per arrivare a 35 (si perde la franchigia delle 3 ore). Oltre le 10 ore di assenza bisogna ripetere il corso.
  • nessuna lezione di guida.
  • nessun esame finale.
esami patente moto 2019

Nuovi Esami Patente della Moto 2019

Oggetto: Decreto Ministeriale del 26 Settembre 2018: “Nuova disciplina delle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A1, A2 e A”.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 12 Ottobre 2018 è stato pubblicato il Decreto del Ministro dei Trasporti del 26 Settembre 2018, recante: “Nuova disciplina delle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A1, A2 e A”.

Detto decreto ha apportato modifiche al Decreto del Ministro dei Trasporti del 8 Gennaio 2013 recante: “Disciplina delle prove di controllo delle cognizioni e di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A1, A2 e A”.

Le principali innovazioni apportate dal Decreto Ministeriale del 26 Settembre 2018 sono:

a) ripartizione in 3 fasi della prova di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A1, A2 e A;

b) previsione di una nuova procedura d’esame in area chiusa, in linea con quanto previsto all’allegato II, lettera B, punto 6.2 del Dlgs n.59 del 18 Aprile 2011;

c) nuove prescrizioni in materia di abbigliamento tecnico che i candidati devono utilizzare per affrontare la prova d’esame in argomento.

Per quel che concerne la predisposizione delle aree di prova, occorre sottolineare la necessità che i percorsi sui quali si svolgono le prove della seconda fase per il conseguimento delle categorie A1, A2 e A devono essere in condizioni tali da non creare pericolo per l’incolumità dei candidati.

Non potranno essere sostenute prove d’esame su percorsi sui quali siano presenti, ad esempio, buche, radici di alberi emergenti dall’asfalto o in prossimità dell’area di scartamento ostacolo e di frenata in spazio delimitato, tombini ecc.

I percorsi sui quali si svolgono le prove della Fase 2 della prova pratica per il conseguimento delle categorie A1, A2 e A devono essere previamente verificati dagli Uffici della Motorizzazione, per controllare che siano soddisfatti i requisiti prescritti dal D.M. 26 Settembre 2018, che non presentino ammaloramenti.

Quanto ai tempi di percorrenza dei due circuiti (non meno di 15 secondi per il primo, non più di 25 secondi per l’altro), l’esaminatore dovrà far riferimento esclusivamente ai secondi e non dei centesimi di secondo.

Nel caso di esami svolti in “conto Stato”, gli Uffici della Motorizzazione, forniranno agli esaminatori i cronometri necessari per misurare i tempi di svolgimento delle prove della Fase 2 per il conseguimento delle categorie A1, A2 e A.

I cronometri dovranno essere forniti, dalle autoscuole e dai centri di istruzione automobilistica che richiedono sedute d’esame in “conto privato”.

I cronometri per misurare i tempi delle prove della Fase 2 potranno essere di tipo manuale, attivati esclusivamente dall’esaminatore, oppure di tipo automatico, con rilevatori alla partenza ed all’arrivo, naturalmente sotto il controllo dell’esaminatore.

I tempi misurati devono essere chiaramente visibili al fine di garantire la pubblicità delle prove. A tutela dell’incolumità del candidato, il cronometro deve essere posizionato in maniera tale che i tempi non siano visibili dal candidato stesso durante lo svolgimento delle prove d’esame.

Per quel che concerne il paraschiena, questo deve essere almeno di tipo CB – Central Back Protector (paraschiena centrale) e può essere anche integrato nella giacca.

Attesa la necessità di adeguamento delle piste previste dagli allegati 1 e 2 al D.M. 26 Settembre 2018, a partire dal 2 Gennaio 2019, le prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle categorie A1, A2 ed A, sono svolte secondo le procedure previste dal Decreto Ministeriale in oggetto indipendentemente dalla data di registrazione della domanda d’esame.

Tenuto conto, infine delle riduzione numerica delle prove svolte in area chiusa, a decorrere dunque, dalla predetta data del 2 Gennaio 2019, le sedute di esame pratico per il conseguimento delle categorie A1, A2 e A dovranno essere organizzate in modo da assicurare 30 minuti per ogni candidato.

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L’esame di teoria per la Patente B

Presentata l’istanza ad un Ufficio Motorizzazione civile, il candidato può chiedere, acquisita la marca operativa dell’Ufficio stesso, di prenotare la data per sostenere l’esame di teoria. La prova di controllo delle cognizioni deve avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda per il conseguimento della patente. Entro il termine di cui al periodo precedente non sono consentite più di due prove.

L’esame di teoria, si svolge presso la sede dell’Ufficio Motorizzazione civile presso il quale è stata presentata l’istanza di conseguimento della patente e si sostiene con sistema informatizzato. Il candidato deve rispondere a quaranta quesiti, indicando “V” se ritiene un singolo quesito vero o “F” se lo ritiene, invece falso. La prova ha durata di trenta minuti ed il numero massimo delle risposte errate consentite è pari a quattro.

I contenuti della prova teorica per il conseguimento delle patenti delle categorie B, includono anche i contenuti dedicati alla prova teorica per le categorie A1, A2, A, B1, BE.

Il titolare di patente di guida di una delle seguenti categorie: A1, A2, A, B1, B o BE, non dovrà ripetere l’esame di teoria per conseguire qualunque altra patente di dette categorie.

La Prova di Teoria per la Patente B

La prova di verifica delle cognizioni per il conseguimento della patente di guida della categoria B verte sui seguenti argomenti:

a) segnaletica stradale verticale ed orizzontale, segnalazioni, precedenze e limiti di velocità;
b) importanza di un atteggiamento vigile e di un corretto comportamento nei confronti degli altri utenti della strada;
c) osservazione, valutazione e decisione, in particolare tempi di reazione, nonché cambiamenti nel comportamento al volante indotti da alcool, droghe, medicinali, stati d’animo e affaticamento;
d) principi fondamentali relativi all’osservanza della distanza di sicurezza fra i veicoli, allo spazio di frenata ed alla tenuta di strada nelle diverse condizioni sia atmosferiche sia della strada;
e) fattori di rischio legati alle diverse condizioni della strada; in particolare il loro cambiamento in base alle condizioni atmosferiche e al passaggio dal giorno alla notte;
f) caratteristiche dei diversi tipi di strada e relative norme di comportamento;
g) guida sicura nelle gallerie stradali;
h) fattori di rischio specificamente legati all’inesperienza degli altri utenti della strada e categorie di utenti particolarmente esposte quali bambini, pedoni, ciclisti e persone con mobilità ridotta;
i) rischi legati alla manovra e alla guida di diversi tipi di veicolo e relativo campo visivo del conducente;
l) formalità amministrative e documenti necessari per la circolazione dei veicoli;
m) regole generali di comportamento in caso di incidente (collocazione dei segnali di pericolo e segnalazione dell’incidente) ed eventuali misure di assistenza agli infortunati;
n) fattori di sicurezza legati al veicolo, al carico e alle persone trasportate;
o) precauzioni da adottare nello scendere dal veicolo;
p) elementi di meccanica legati alla sicurezza stradale; i candidati devono essere in grado di riconoscere i difetti più ricorrenti, con particolare riguardo a sterzo, sospensioni, freni, pneumatici, luci e indicatori di direzione, catadiottri, specchietti retrovisori, parabrezza e tergicristalli, sistema di scarico, cinture di sicurezza e dispositivi di segnalazione acustica;
q) sistemi di sicurezza dei veicoli, in particolare: impiego delle cinture di sicurezza, poggiatesta e dotazioni per la sicurezza dei bambini;
r) regole di utilizzo dei veicoli legate all’ambiente (corretto impiego dei dispositivi di segnalazione acustica, consumo ridotto di carburante, limitazione delle emissioni inquinanti, ecc.);
s) impiego del casco e di ulteriore abbigliamento protettivo di altro tipo, ove prescritto;
t) percezione del motociclista da parte degli altri utenti della strada;
u) fattori di rischio legati ai vari tipi di strada precedentemente indicati, con particolare attenzione agli elementi potenzialmente scivolosi quali tombini, segnaletica orizzontale (ad esempio strisce e frecce) e binari;
v) elementi di meccanica legati alla sicurezza stradale precedentemente indicati, con particolare attenzione all’interruttore di emergenza, ai livelli dell’olio e alla catena
z) norme sulla circolazione in autostrada e strade extraurbane principali; trasporto di persone; carico dei veicoli; pannelli sui veicoli; traino dei veicoli e dei veicoli in avaria;
aa) responsabilità civile, penale, amministrativa; forme assicurative legate al veicolo diverse dalla RCA;
bb) elementi costitutivi del veicolo importanti per la sicurezza; manutenzione ed uso; stabilità e tenuta di strada del veicolo;
cc) sistema sanzionatorio;
dd) limiti di traino; organi di traino e sistemi di frenatura del rimorchio; conoscenza del comportamento del rimorchio durante la circolazione; limiti di velocità del complesso.

Come si svolge la Prova di Teoria per la Patente B

Ciascun candidato siede davanti ad una postazione e dotata di un pc con schermo “touch screen” su cui sono visualizzati dei tasti definiti da aree quadrate o circolari. Toccando direttamente lo schermo in queste apposite aree si attiverà il comando indicato sull’area stessa.

Al candidato viene consegnata una smartcard. Prima di iniziare la prova il candidato deve inserire la smartcard nell’apposito spazio previsto nel personal computer della sua postazione ed accedere al corso di autoistruzione che illustra le procedure per compilare correttamente la scheda d’esame. Per “muoversi” all’interno del corso di autoistruzione il candidato dovrà toccare lo schermo selezionando di volta in volta i diversi comandi.

Terminata la lettura del corso di auto-istruzione l’esaminatore darà l’avvio alla prova d’esame.

La compilazione dei questionari deve essere effettuata toccando lo schermo esclusivamente con le dita della propria mano.
Il tempo concesso per la compilazione del questionario, composto da quaranta quiz, è di trenta minuti. Il tempo residuo per lo svolgimento della prova viene visualizzato sullo schermo in modalità conto alla rovescia.

Il candidato dovrà toccare, per ciascuna risposta, il cerchio sullo schermo con all’interno la lettera “V” o “F” a seconda che consideri quella proposizione vera o falsa.

Il candidato può liberamente “navigare” all’interno della propria scheda d’esame passando da una domanda ad un’altra, cambiare le risposte date e visualizzare la schermata di riepilogo di tutte le domande con le relative risposte attribuite.

L’esaminatore non deve fornire spiegazioni circa il significato di termini o locuzioni contenuti nelle proposizioni delle domande.

Il candidato, terminata la compilazione del questionario, dovrà confermare le risposte date nella schermata di riepilogo. Premuto il tasto di conferma, la prova viene considerata definitivamente terminata e non potranno essere apportate ulteriori modifiche alla scheda.

Allo scadere del tempo di trenta minuti non sarà quindi più possibile dare risposte ed il questionario verrà automaticamente terminato. Le risposte non date verranno considerate errate. La prova si intende superata se il numero delle risposte errate è al massimo pari a quattro; il quinto errore determina l’esito negativo dell’esame.

Una volta che l’ultimo candidato ha completato la prova o quando è trascorso il tempo ultimo utile per la compilazione del quiz, l’esaminatore – dopo aver dichiarato conclusa la prova d’esame convalida il verbale della sessione apponendo la propria firma digitale.

L’esito della sessione per tutti i candidati viene quindi stampato ed affisso all’esterno dell’aula d’esame.

Benvenuti da AutoScuole Pantano